mercoledì 18 novembre 2009

Giant racing machine. Bellissima ma che fissa sarebbe?!



Continua dal post precedente il tentativo di spostare il focus dei discorsi fatti finora dall'argomento del recupero di mezzi "vintage" per farne bici fisse, single speed ecc. a quello delle macchine veloci.

Ovviamente tutt'altro tipo di bestie, altri componenti, materiali diversi.

Datosi però che sono uno di quelli che pensano che un oggetto non modificato è un oggetto senza personalità ecco che ieri sera mentre dedicavo la mia attenzione ad un paio di questi meravigliosi "proiettili con le ruote" (bella metafora fatta da uno dei numerosi clienti/amici di Area Bici), mi sono messo a pensare che per carità é tanto bella così ma che questa Giant Alliance TCR A0 in versione fissa farebbe un botto da paura.

Telaio in composito e alluminio leggerissimo e nervoso reso ulteriormente rigido e reattivo dalla forcella dritta e da geometrie compatte e raccolte.
Togliamogli il pacco pignoni, il deragliatore, i freni e rimpiazziamo il manubrio da corsa larghissimo e ingombrante con una curva in alluminio di Njs, Nitto o Cinelli... un capolavoro! Secondo me addirittura migliore di molte bici da pista attualmente in circolazione a parità di materiali, componenti e quant'altro.

Unico problema quello del prezzo: Pagare duemila euro per una bici da corsa per poi "buttarne" via i componenti trasformandola in una "utility vehicle" che, per sua stessa natura si usa per la strada, in mezzo al traffico, si parcheggia dove capita e si maneggia senza tanti complimenti beh... però si può sognare no?

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