venerdì 23 ottobre 2009

Vendesi fissa


In vendita presso Area Bici la bicicletta in foto:

Leggera, robustissima, maneggevole, molto veloce.

- Telaio 55 corsa riverniciato(industrialmente) nero "buccia d'arancia"
- Ruote Ambrosio Excellight profilo medio alluminio nero
- Mozzi Novatec traforati anodizzati rosa
- Movimento centrale Miche Pista
- Pedaliera Shimano Dura Ace anodizzata rosa
- Guarnitura Stronglight 46x
- Pignone Shimano Dura Ace 18x
- Serie sterzo Ofmega anodizzata nera
- Pipa Itm anodizzata rosa
- Sella Grand Compe
- Manubrio generico in carbonio
- Manopole Propalm
- Freno anteriore Modolo Corsa anodizzato rosa
- Leva freno Promark con fodero in kevlar

sabato 17 ottobre 2009

Polipo Messenger bag

E' stata dura ma ce l'abbiamo fatta!!

Abbiamo lavorato anche di notte pur di riuscire a consegnare la sua biga a quel rompipalle del Lorenzo per togliercelo di torno... Ora che é sparito all'orizzonte la smetterà di monopolizzare il blog e potremo finalmente tornare a parlar d'altro:

In questi giorni mi é arrivata la borsa "Messenger" che il buon Luca (A.K.A. Polipo) mi ha spedito da Stockholm.

Di primo acchito si vede che si tratta di un oggetto"handmade" assemblato con cura e passione.
Ispezionando l'interno si capisce che questo contenitore non è solo ben fatto ma anche ben pensato: E' infatti evidente l'impegno profuso onde trovare un equilibrio tra forma e funzionalità che altre marche ben più publicizzate non dimostrano di cercare nei loro prodotti.

Chi scrive coltiva nei confronti di zaini/borse ed affini lo stesso culto che talune donne riservano alle scarpe... Possiedo zaini, zainetti, borse, borsone,tascapane, valigie, bauli di ogni forma, dimensione e foggia. Ognuno di questi oggetti é stato a suo tempo da me testato onde verificarne l'attitudine a "traghettare" il materiale che mi occorre nel corso delle mie peregrinazioni in bicicletta da/a casa/ufficio/destinazioni varie.

Ognuno di questi oggetti é stato a suo tempo scartato perché trovato difettoso o carente per l'uso che intendevo farne: La borsa di pelle pesa ed é ingombrante, lo zaino mi fa sudare la schiena, lo zainetto é troppo piccolo, il tascapane troppo scomodo, altri tipi di contenitori non sono impermeabili e via di seguito.

L'unica borsa che mi é parsa perfetta fin dal primo istante é questa "Messenger" di Polipo:
- Di dimensioni contenutissime all'esterno, dentro ci metti il mondo.
- Ci sono due scomparti principali nei quali trova veramente posto di tutto e nulla si perde né si mischia grazie al fatto che uno degli scomparti é chiuso con grosse bande di velcro.
- Altre tre tasche più piccole ma sempre profondissime sono subito diventate comodissimo ricettacolo per due libri e un blocco note.
- Matite, penne e "minuteria" simile sono finiti dentro alla (indispensabile) tasca con zip posta sul lato frontale della borsa sotto il flap.
- Perfino sul lato interno del flap troviamo due tasche con velcro abbastanza capienti da farci stare due portaocchiali con relativo contenuto...
- La tracolla è larga abbastanza da non "segare" la spalla d'appoggio. Viene completata da un cinghietto laterale che trattiene la borsa in posizione sulla schiena cosicché non possa muoversi durante la pedalata.
- I materiali utilizzati per confezionare il tutto sono di prim'ordine e già solo guardandoli si capisce che il contenuto che proteggono non si bagnerà mai!
- A tutto quanto sopra va aggiunto il fatto che anche riempiendo la nostra "Messenger" fino all'inverosimile non si ha mai la sensazione di stare portandosi dietro il classico "macigno", principalmente perché la borsa poggia su spalla e schiena in modo molto "ergonomico" riuscendo in qualche modo a ripartire il peso su più punti invece che su uno solo.

Insomma una prima prova dall'esito estremamente positivo; ritorneremo sull'argomento tra qualche giorno per, speriamo, confermare queste impressioni.

Intanto ecco alcune foto.

A fixie is born! Il giorno del parto at last!!!

Finalmente ci siamo!!!

Stamattina il Maestro e il fido Salva hanno finito di dare gli ultimi ritocchi al mio mezzo a pedali nuovo... C'é voluto parecchio tempo ma:

A) L'attesa é stata più che ampiamente ricompensata
B) L'arte ha i suoi tempi
C) Non si può mettere fretta al genio
D) Non ci sono più le mezze stagioni
E) Varie nonché eventuali.

Ho fatto un breve giro di prova (perché ovviamente proprio sul più bello mia moglie mi ha chiamato per dirmi che dovevo rientrare subito a casa onde rispondere a pressanti domande di mia figlia che stava studiando matematica...), ma é bastato per farmi capire che tra la mia "cavalvatura" attuale e tutte quelle precedenti c'é un abisso.
Qui il telaio Colnago da corsa si fa sentire subito; nervoso scattante, quasi rabbioso nel suo essere reattivo ad ogni sollecitazione sui pedali. La forca dritta dal canto suo impietosa mi informa di ogni dislivello, buca, sasso che incontriamo nel nostro andare e rende "chirurgico" il cambio di direzione per quanto repentino possa essere. Questo ovviamente su uno scatto fisso significa "prudenza" a lettere cubitali perché non ho più il benchè minimo spazio per l'improvvisazione qui sopra. Il gesto sbagliato si traduce immediatamente e senza appello in una manovra sbagliata con tutte le conseguenze (eventuali) del caso; tant'é vero che se finora ho sempre preferito i semplici puntapiedi di metallo alle gabbiette ora ho dovuto cambiare molto velocemente idea.

Comunque la sensazione di controllo totale che si ricava dalla ruota fissa su un telaio diretto e senza compromessi come questo é veramente esaltante...

Sono sicuro che il Maestro compirà altre prodezze ma almeno per il momento con questa bicicletta ha superato sé stesso!

martedì 13 ottobre 2009

A fixie is born! Porca miseria!!!!!!



Guarda qui....

Ora mancano la sella e il manubrio; non vedo l'oraaaaaaaaaaaa!!!!!!!! :D

p.s.: Come sempre mi scuso per la pessima qualità delle foto ma questo é quello che passa il convento quando si scatta con un cellulare da quattro soldi invece che con una vera macchina fotografica...

domenica 11 ottobre 2009

A fixie is born! Come nasce una bici a scatto fisso?

Cinquecentosessantasettesima puntata...

Ieri il buon Salva ha raggiato l'anteriore. Risultato spettacolare direi, grazie alla qualità dei componenti che sono stati utilizzati (raggi piatti e mozzo Phil), ma sempre e soprattutto alla passione e al "saper fare" di persone come Salva e il Maestro che lavorano con il cuore e non con la calcolatrice. E i risultati si vedono!!

venerdì 9 ottobre 2009

A fixie is Born! Come nasce una bici a scatto fisso?



Sesta puntata

Ieri il movimento centrale è stato inserito nel suo alloggiamento sul telaio.

Mi vengono in mente le parole del Dottor Von Frankenstein (..."si pronuncia Frànkenstin..."), al momento di dare la vita al mostro: ..."Sfideremo il terremoto! Comanderemo il tuono! Penetreremo fino nel grembo dell'impervia natura che ci circonda! DAI VITA ALLA MIA CREATURA! DAAAGLI VITA!!!!"... :)

mercoledì 7 ottobre 2009

A fixie is born! Come nasce una bici a scatto fisso?

Quinta puntata Edizione straordinaria

CHE COSA STIAMO GUARDANDO?

Il curioso oggetto metallico che stiamo osservando é una delle parti più importanti di una bicicletta: Il cosidetto "movimento centrale" ovvero quell'accrocchio che si trova tra i due pedali.

Va da sé che senza questo simpatico aggeggio la bicicletta non si muove e che, tanto migliore sarà la sua qualità tanto più veloce/agile/duraturo risulterà essere il nostro ciclo.

Nella fattispecie vediamo qui un movimento centrale Campagnolo in acciaio,scatola in carbonio, perno centrale in titanio (!)
Il Maestro lo ha ritrovato nella sua "scatola delle meraviglie" e me lo ha proposto insieme ad una pedaliera Ofmega (anch'essa proveniente da "scavi archeologici"...), robusta e leggerissima. L'idea sarebbe poi quella di montare il tutto su una classica corona Stronglight nera.

Che ne pensate?

Vetrina Eroica

Oggi presso Area Bici una vetrina viene dedicata ad esporre le reliquie dei guerrieri che lo scorso fine settimana coprironsi di honor et gloria pugnando sulle strade bianche del Chianti toscano, cimentandosi nella corsa cosidetta "Eroica".

Vengano signore e signori, mesdames, messieurs, ladies, gentlemen, scarrafoni. Venghino ad ammirare la vetrina delle meraviglie. Solo 1 centesimo l'ingresso, anziani, militi e bambini entrano gratuitamente!

Orange monster!!!!!

Il Maestro non smette mai di stupirci. Guardate qui...

Cip cip...

Anche Area Bici ora é su Twitter!

Onestamente non ho idea di cosa sia ma pare che senza non si possa fare quindi... fatevi sotto e cinguettate! :D

martedì 6 ottobre 2009

Work in progress, le biciclette attualmente in costruzione da Area Bici



Aggiorno il post con le foto dei mezzi all'atto della consegna ai relativi (felici? Speriamo!) proprietari.

Si uhm... ok! Riguardando le foto mi accorgo del fatto che il Pinarello non era ancora completato e ben lungi dal venir consegnato al proprio (felice? Speriamo!) proprietario. Mi sono dimenticato di fare le foto del ciclo finito.... provvederò quanto prima! ;-)

L'Eroica 2009

Ci siamo andati, l'abbiamo vissuta! Ne siamo usciti vivi, siamo tornati indietro per raccontarvela:


...ma siccome per certe cose le parole non bastano eccovi le foto...

lunedì 5 ottobre 2009

A fixie is born! Come nasce una bici a scatto fisso?

Quarta puntata

Oggi il Maestro mi ha concesso il privilegio di levare lo scotch e la carta con i quali sulla forcella erano state coperte le zone cromate, onde evitare che con la sabbiatura prima e la verniciatura poi si rovinassero.

E' stato come quando da bambini si scartano i regali di Natale... una sorpresa emozionante...

Poi é arrivato il momento della serie sterzo; un po' come quando si posa una frasca di abete in cima al tetto appena completato: Il segno che si è giunti ad un traguardo e che, pur non essendo la costruzione ultimata il più é fatto.

Il Maestro in un impeto di creatività mi propone una bellissima Ofmega "Serie Oro", roba da artigiani seri che la conoscono e apprezzano al di là dei "soliti" nomi di tendenza.
Io che mi sento come nell'atto di carpire segreti iniziatici provenienti dalla notte de tempi annuisco con entusiasmo ebete.

Senonché una volta montato il tutto il Maestro si avvede del minuscolo errore di valutazione: La testa della forcella é troppo corta e le guarniture della serie sterzo sono troppo alte...

Il Maestro posto di fronte a questo ennesimo gravoso dilemma non si scompone assolutamente... riflette assorto per alcuni minuti, recita un paio di mantra, fa diversi inchini in direzione del Polo Nord Magnetico e poi sostituisce i pezzi non adatti con una serie Dura Ace recuperata chissà dove...

Insomma finora un gran bel lavoro sopratutto perché filologicamente rispettoso del concetto stesso di "fissa urbana" ovvero, di quel mezzo a pedali assemblato con parti di "scarto" e/o recupero, privo di ogni elemento estetico, tecnico, meccanico non indispensabile al suo funzionamento.

E parlando di "pedali" e "recupero" guardate un po' qui:

Pedali molto leggeri e resistenti anch'essi di recupero accoppiati ad una corona Stronglight nera per una bici eco-sostenibile!

P.S.:
Non vogliatemene per la "schifezzità" delle foto... avevo dietro solo il mio solito cellulofono che fa scatti orrendi (e che a dire il vero fa un po' tutto in modo orrendo... dovrei decidermi a cambiarlo...).

sabato 3 ottobre 2009

A fixie is born! Come nasce una bici a scatto fisso?

Terza parte



Il Master Olympic é tornato a casa! Tutto bianco latte, così candido e immacolato da far quasi tenerezza :-).

Datosi che il Maestro e l'ineffabile Salva sono partiti per l'Eroica (http://www.eroica.it/ aspettatevi un reportage con i fiocchi!!), ho giusto avuto il tempo di fare due foto con il cellulare ergo: Le foto sono venute da schifo e non rendono l'idea del risultato finale.

Tant'é ora non rimane altro che completare l'opera con i vari componenti.

A tal proposito vi segnalo che ho abbandonato ogni ritegno ed indugio optando per il seguente manubrio:

Altri aggiornamenti appena ce ne saranno!