giovedì 28 gennaio 2010

The iPad...



Ne sta parlando (male) tutto il mondo e "iTampon" (letteralmente "iAssorbente") è il secondo topic più seguito su Twitter in questo momento.
Pare quindi giusto che anche noi si esterni il nostro illuminato parere in merito.

Questa sera Steve Jobs, genio creativo di Apple Inc. ha annunciato l'ennesimo parto della sua fervida mente: iPad (laddove per "pad" in inglese si indica anche il tampone assorbente e da lì il passo è breve e Twitter ce lo prova casomai ce ne fosse bisogno...).

Perché tutti ne parlano male? Perché è un prodotto senza capo né coda, un ibrido che vuole essere tutto senza in realtà riuscire ad essere nulla. In due parole aria fritta.

Per carità è bello questo iPad, bellissimo. Ha un display da paura, é velocissimo, leggerissimo, stilosissimo ma in sostanza non serve a niente perché non é un computer (niente multitasking, niente archiviazione di documenti sulla memoria interna, nessuna interfaccia con dispositivi esterni se si eccettua un adattatore per fotocamere e/o lettore esterno di schede SD), non é uno smartphone (per ovvii motivi), non é un lettore mp3 (inteso come aggeggio che porti in giro nel taschino della camicia e con il quale ascolti la tua musica), non é un PDA (inteso come aggeggio che porti in giro nel taschino della camicia e con il quale organizzi le tue attività e ricorrenze).

Quindi cos'é? Un iPhone con un problema di elefantiasi.

Se ne sentiva il bisogno? No. Allora come sopra non serve a niente a meno che non vogliate spendere
per un aggeggio che farà esattamente le stesse cose che già fanno il vostro computer e/o il vostro iPhone e/o il vostro iPod Touch, solo su uno schermo più grande.

Ne vale la pena? Ai poster l'ardua sentenza....

martedì 26 gennaio 2010

Rompicapo



Grado di difficoltà: Per solutori più che abili
Trovate le 10 differenze che si celano in questi due scatti.

- Cinellli Mystic Rats I : Riveduta e corretta dal Maestro su richiesta di un suo cliente masochaffezionato
- Cinelli Mystic Rats II: Riveduta e corretta dal Reverendo Menthos di Ciclistica.it

Bella lì! ;)

sabato 23 gennaio 2010

Carbonio (fibra di)


La fibra di carbonio è una struttura filiforme, molto sottile, realizzata in carbonio con la quale si costruiscono una grande varietà di materiali detti compositi in quanto le fibre sono "composte" ovvero unite assieme ad una matrice, in genere di resina (ma può essere in metallo o in plastica) la cui funzione è quella di tenere in "posa" le fibre resistenti (affinché mantengano la corretta orientazione nell'assorbire gli sforzi), di proteggere le fibre ed inoltre di mantenere la forma del manufatto composito. Per la realizzazione di strutture in composito le fibre di carbonio vengono dapprima intrecciate insieme a organizzare veri e propri panni in tessuto di carbonio e poi, una volta messi in posa, vengono immersi nella matrice. Tra le sue caratteristiche spiccano l'elevata resistenza meccanica, la bassa densità, la capacità di isolamento termico, resistenza a variazioni di temperatura e all'effetto di agenti chimici, buone proprietà ignifughe. Di contro il materiale risulta non omogeneo e presenta spesso una spiccata anisotropia, ovvero le sue caratteristiche meccaniche hanno una direzione privilegiata.


Il 14 gennaio 1969 la Carr Reinforcements produsse il primo tessuto in fibra di carbonio esistente al mondo.

La prima fibra di carbonio ad alte prestazioni fu creata dal Dr. Roger Bacon, fisico e scienziato dei materiali presso il Parma Technical Center, Ohio, nel 1958. Il materiale creato da Bacon consisteva principalmente in sottili filamenti di grafite disposti in fogli o in rotoli; i fogli si estendevano in modo continuo sull'intera lunghezza del filamento di grafite. Dopo avere sviluppato la fibra di carbonio, Bacon stimò il costo della produzione di fibre ad alta prestazione a "10 milioni di dollari per libbra". Il materiale creato da Bacon rappresentò una scoperta di notevole rilievo a quell'epoca, e gli scienziati e gli industriali furono determinati nel trovare una metodica produttiva efficiente e meno costosa.

Un metodo comune per ottenere i filamenti di carbonio consiste nell'ossidazione e pirolisi termica del poliacrilonitrile (PAN), un polimero a base di acrilonitrile utilizzato anche per la produzione di materie plastiche. Il PAN viene riscaldato approssimativamente alla temperatura di 300 °C in presenza di aria, con il risultato di ottenere l'ossidazione e la rottura di molti legami idrogeno instauratisi tra le lunghe catene polimeriche. Il prodotto dell'ossidazione viene quindi posto in una fornace e riscaldato a circa 2000 °C in atmosfera di gas inerte, come quella di argon, ottenendosi in tal modo un cambiamento radicale della struttura molecolare con formazione di grafite. Effettuando il processo di riscaldamento nelle corrette condizioni richieste, si ha la condensazione delle catene polimeriche con produzione di ristretti fogli di grafene che eventualmente possono fondersi generando un singolo filamento. Il risultato finale consiste solitamente nell'ottenimento di un materiale con contenuto in carbonio variabile tra il 93-95%. Fibre di qualità inferiore possono essere prodotte utilizzando pece o rayon quali precursori in sostituzione del PAN. Le proprietà meccaniche della fibra di carbonio possono essere ulteriormente migliorate sfruttando opportuni trattamenti termici. Riscaldando nell'intervallo di 1500-2000 °C (carbonizzazione) si ottiene un materiale con il più alto carico di rottura (5650 MPa), mentre la fibra di carbonio riscaldata a 2500-3000 °C (grafitizzazione) mostra un modulo di elasticità superiore (531 GPa).


Le fibre di carbonio hanno proprietà molto simili all'asbesto. Ogni intreccio di filamenti di carbonio costituisce un insieme formato dall'unione di molte migliaia di filamenti. Un singolo tale filamento ha sottile forma cilindrica del diametro di 5-8 μm e consiste quasi esclusivamente di carbonio.

La fibra di carbonio è prevalentemente utilizzata per rinforzare i materiali compositi, in particolar modo i polimeri plastici. Un altro utilizzo sfrutta il conferimento di un certo valore estetico a vari prodotti di consumo.

Sfruttandone le caratteristiche di resistenza e leggerezza del peso, la fibra di carbonio viene utilizzata per la produzione delle casse degli orologi e del quadrante. Nella fabbricazione degli orologi, il materiale è spesso combinato con un polimero per aumentarne la resistenza.

Materiali non polimerici possono essere utilizzati anche in funzione di matrice per le fibre di carbonio. A causa della formazione di carburi (per esempio il carburo di alluminio, idrosolubile) e a problematiche legate a fenomeni di corrosione, l'utilizzo del carbonio in compositi a matrice metallica è poco sviluppato. Il carbonio-carbonio (RCC, Reinforced Carbon-Carbon) consiste in un rinforzo di fibra di carbonio in una matrice di grafite e viene utilizzato in applicazioni che richiedono l'esposizione a temperature elevate, come nel caso degli scudi termici dei veicoli spaziali o dei freni delle auto di Formula 1. Questo materiale è utilizzato anche per la filtrazione di gas ad alta temperatura, come elettrodo a elevata area superficiale e resistente alla corrosione, e come componente antistatico.

La fibra di carbonio è utilizzata anche nei recipienti per gas compressi, inclusi quelli per l'aria compressa.

Molto raramente si usano lastre piane di composito piegandole a caldo, viene infatti preferita al tecnica di polimerizzazione delle resine direttamente su uno stampo, impregnando ogni strato di tela di fibra alla volta, spesso comprimendo il tutto per migliorare l'uniformità dello spessore


venerdì 22 gennaio 2010

Allluminio



Densita'


2.7 g.cm -3 at 20 °C

Punto di fusione

660.4 °C

Punto di ebollizione

2467 °C

Scoperto da

Hans Christian Oersted nel 1825



Proprieta'

Il nome alluminio è derivato dal nome antico per l'allume (solfato alluminoso di potassio), quale era alumen (Latino, significa sale amaro). L'alluminio era il nome originale dato all'elemento da Humphry Davy ma altri iniziarono a chiamarlo alluminio ed esso divenne il nome accettato in tutta Europa. Tuttavia, negli Stati Uniti il nome preferito era di aluminum e quando la società chimica americana dibatte' su tale argomento, nel 1925, decise di chiamarlo aluminum.
L'alluminio è un metallo morbido e leggero con un colore argenteo vivo, dovuto ad uno strato sottile di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all'aria. L'alluminio è (come gli altri metalli) non magnetico non tossico e non-infiammabile.

L'alluminio ha soltanto un isotopo naturale, aluminium-27, che non è radioattivo.

Applicazioni

Un membro argenteo e duttile del povero gruppo degli elementi metallici, l'alluminio si trova soprattutto in forma di minerale bauxite ed è notevole per la sua resistenza all'ossidazione (in realta' l'alluminio e' quasi sempre ossidato, ma è utilizzabile in questa forma a differenza della maggior parte dei metalli), la sua robustezza, ed il suo peso leggero. L'alluminio è usato in molte industrie per realizzare milioni di prodotti differenti ed è molto importante per l'economia mondiale. I componenti strutturali fatti di alluminio sono fondamentali per l'industria aerospaziale e molto importanti in altre aree di trasporto e costruzione in cui sono necessarie peso leggero, durevolezza, e resistenza.
L'uso dell'alluminio supera quello di qualunque altro metallo ad eccezzione del ferro. L'alluminio puro forma facilmente leghe con molti elementi quale rame, zinco, magnesio, manganese e silicio.
Quasi tutti gli specchi moderni sono fatti usando un rivestimento riflettente sottile di alluminio sulla superficie posteriore di un foglio di vetro galleggiante. Anche gli specchi dei telescopi sono ricoperti da una strato sottile di alluminio.
Altre applicazioni sono linee di trasmissione elettrica, e confezioni (lattine, fogli, ecc.).
A cause della dua alta conducibilità e del prezzo relativamente basso se confrontato con quello del rame, l'alluminio era ampiamente usato per i collegamenti elettrici dimestici negli Stati Uniti negli anni 60. Purtroppo si manifestarono problemi di funzionamento a causa del piu' alto coefficente di espansione termica e della sua tendenza a creparsi sotto una pressione stabile e continua, entrambi causando eventualmente l'allentamento del contatto; la corrosione galvanica ne aumenta la resistenza elettrica.
Lo sviluppo più recente nella tecnologia dell'alluminio è la produzione di schiuma di alluminio attaverso l'aggiunta di un composto metallico fuso (un metallo ibrido), in grado di rilasciare un gas di idrogeno. L'alluminio fuso deve prima essere ispessito che cio' avvenga e questo viene realizzato aggiungendo ossido di alluminio o fibre di carburo di silicio. Il risultato è una schiuma solida che è usata nei tunnel stradali e nelle nacivelle spaziali.

L'alluminio nell'ambiente

Anche se l'alluminio è un elemento molto abbondante nella crosta terrestre (stimato essere compreso tra 7.5% e 8.1%), è molto raro nella sua forma libera ed una volta era considerato un metallo prezioso più importante dell'oro.
L'alluminio contribuisce notevolmente alle proprietà di terreno, dove è presente pricipalmente come idrossido di alluminio insolubile.
L'alluminio è un metallo reattivo ed è difficile estrarlo dal suo minerale, l'ossido di alluminio (Al2O3). L'alluminio è fra i metalli più difficili da raffinare esistenti sulla terra, il motivo è che esso si ossida molto velocemente ed il suo ossido è un composto estremamente stabile che, a differenza della ruggine sul ferro, non si sfalda via. La ragione stessa per cui l'alluminio è usato in molte applicazioni spiega perchè è così difficile da produrre.
Parecchie gemme sono composte da cristalli chiari di ossido di alluminio, noti come corindone. La presenza di tracce di altri metalli genera i vari colori: il cobalto forma gli zaffiri azzurri, ed il cromo forma i rubini rossi. Entrambe sono oggi facili ed economici da produrre artificialmente. I topazi sono alluminio silicati colorati di giallo da tracce di ferro.
Il recupero del metallo dai rottami (attraverso riciclaggio) e' diventato una componente importante dell'industria di alluminio. La produzione industriale mondiale del metallo nuovo si aggira intorno alle 20 tonnellate per anno, ed una simile quantita' viene riciclata. Le riserve note sono pari a 6 miliardi di tonnellate.

giovedì 21 gennaio 2010

Reynolds

Our Materials - Steel

Reynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds TechnologyReynolds Technology
Reynolds Technology

REYNOLDS 953 MARAGING STAINLESS STEEL

Reynold' latest innovation takes steel alloys into a new league. By utilising a specially developed martensitic-aging stainless steel alloy that can achieve tensile strength in excess of 2000 MPa, with a strength-to-weight ratio that can take on the best in the world. The resilient ride of steel, very high impact strength (similar to armour plating) and fatigue resistance combine to provide an extraordinary material that can now be used for tubing.

Reynolds work with directly with fabricators to provide recommended production techniques, so that the challenges inherent in using an extremely hard metal can be overcome.

953 - the Age of the SuperSteel.

Why it works:

UTS: 1750-2050 MPa, density 7.8 gm/cc

High strength and stainless designation from very low carbon, chromium, nickel, titanium, manganese etc. Iron-Nickel martensitic lath crystals are formed after annealing/cooling and the formation of fine inter-metallic precipitates after ageing are reflected in the high tensile strength but reasonably ductile properties. Low carbides allow machinability despite the near tool steel hardness.

mercoledì 20 gennaio 2010

Acciaio

acciaio [ac-cià-io] s.m. (pl. -ciai)
  • • Lega di ferro e carbonio caratterizzata da resistenza meccanica, plasticità, duttilità || a. inossidabile, quello ottenuto con aggiunta di cromo e nichel che lo rendono resistente all'ossidazione e alla corrosione || figg. d'a., duro, saldo: nervi d'a.; impietoso, freddo: sguardo d'a.



domenica 17 gennaio 2010

E siamo nel 2010...


http://www.columbustubi.com/ita/4_4_2.htm

Pensa se eravamo ancora nel ventesimo secolo e la gente preferiva l'acciaio così "old school", così demodé, ai materiali moderni..