sabato 17 ottobre 2009

Polipo Messenger bag

E' stata dura ma ce l'abbiamo fatta!!

Abbiamo lavorato anche di notte pur di riuscire a consegnare la sua biga a quel rompipalle del Lorenzo per togliercelo di torno... Ora che é sparito all'orizzonte la smetterà di monopolizzare il blog e potremo finalmente tornare a parlar d'altro:

In questi giorni mi é arrivata la borsa "Messenger" che il buon Luca (A.K.A. Polipo) mi ha spedito da Stockholm.

Di primo acchito si vede che si tratta di un oggetto"handmade" assemblato con cura e passione.
Ispezionando l'interno si capisce che questo contenitore non è solo ben fatto ma anche ben pensato: E' infatti evidente l'impegno profuso onde trovare un equilibrio tra forma e funzionalità che altre marche ben più publicizzate non dimostrano di cercare nei loro prodotti.

Chi scrive coltiva nei confronti di zaini/borse ed affini lo stesso culto che talune donne riservano alle scarpe... Possiedo zaini, zainetti, borse, borsone,tascapane, valigie, bauli di ogni forma, dimensione e foggia. Ognuno di questi oggetti é stato a suo tempo da me testato onde verificarne l'attitudine a "traghettare" il materiale che mi occorre nel corso delle mie peregrinazioni in bicicletta da/a casa/ufficio/destinazioni varie.

Ognuno di questi oggetti é stato a suo tempo scartato perché trovato difettoso o carente per l'uso che intendevo farne: La borsa di pelle pesa ed é ingombrante, lo zaino mi fa sudare la schiena, lo zainetto é troppo piccolo, il tascapane troppo scomodo, altri tipi di contenitori non sono impermeabili e via di seguito.

L'unica borsa che mi é parsa perfetta fin dal primo istante é questa "Messenger" di Polipo:
- Di dimensioni contenutissime all'esterno, dentro ci metti il mondo.
- Ci sono due scomparti principali nei quali trova veramente posto di tutto e nulla si perde né si mischia grazie al fatto che uno degli scomparti é chiuso con grosse bande di velcro.
- Altre tre tasche più piccole ma sempre profondissime sono subito diventate comodissimo ricettacolo per due libri e un blocco note.
- Matite, penne e "minuteria" simile sono finiti dentro alla (indispensabile) tasca con zip posta sul lato frontale della borsa sotto il flap.
- Perfino sul lato interno del flap troviamo due tasche con velcro abbastanza capienti da farci stare due portaocchiali con relativo contenuto...
- La tracolla è larga abbastanza da non "segare" la spalla d'appoggio. Viene completata da un cinghietto laterale che trattiene la borsa in posizione sulla schiena cosicché non possa muoversi durante la pedalata.
- I materiali utilizzati per confezionare il tutto sono di prim'ordine e già solo guardandoli si capisce che il contenuto che proteggono non si bagnerà mai!
- A tutto quanto sopra va aggiunto il fatto che anche riempiendo la nostra "Messenger" fino all'inverosimile non si ha mai la sensazione di stare portandosi dietro il classico "macigno", principalmente perché la borsa poggia su spalla e schiena in modo molto "ergonomico" riuscendo in qualche modo a ripartire il peso su più punti invece che su uno solo.

Insomma una prima prova dall'esito estremamente positivo; ritorneremo sull'argomento tra qualche giorno per, speriamo, confermare queste impressioni.

Intanto ecco alcune foto.

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