domenica 5 febbraio 2012

Let it snow, let it snow, let it snow...


ITALIA NELLA MORSA DEL GELO!! IL PAESE E' IN GINOCCHIO!! TRASPORTI IN TILT!! L'INVERNO PIU' TRAGICO DEGLI ULTIMI ANNI!!

Questi sono i titoloni di alcuni giornali riguardo al tempo atmosferico degli ultimi giorni.
I cronisti cercano ovviamente di fare il loro mestiere e di rendere il senso dell'angoscia che si respira "in queste ore" in giro per il paese.
In fondo però il criterio di realtà impone di sottolineare che mentre fa piuttosto freddo non siamo ancora costretti ad uscire con gli sci e nemmeno a girare armati onde difenderci da pinguini mannari e orsi bianchi famelici.
Sono caduti veramente pochi centimetri di neve, quanti un adulto normo-sviluppato ne avrà già visti ed affrontati prima in vita sua, tanto da dover essere in grado di gestirli oggi nel suo quotidiano.
Come si spiega dunque che questi quattro fiocchi siano riusciti a gettare nel panico prima i giornalisti e poi l'uomo della strada?

Chi scrive non se lo spiega. A me la neve piace, mi da un senso di meraviglia. Qualsiasi cosa sotto la neve diventa magica. Tutto sembra più pulito, più ordinato. Spariscono le brutture sotto la neve. La gente va in giro più piano e quindi invece che rassegnata sembra solo più tranquilla. I rumori vengono attutiti e quindi sembra ci sia meno casino.  Quando c'è la neve puoi pure entrare in ritardo in ufficio che tanto basta guardare fuori per trovare la giustificazione... i bambini poi fanno festa!! Le battaglie di palle di neve, i pupazzi, le corse folli in mezzo a tutto quel bianco. Se poi di fiocco ne cade uno in più magari domattina la scuola é pure chiusa e quindi scatta la "vacanza per neve"!!!

Forse sono pazzo ma l'ho detto e lo ripeto: Adoro la neve, quando nevica io sono felice come un bambino e me frego del traffico, degli ingorghi, della fretta. Me la prendo comoda e ci metto il tempo che ci metto anzi... dato che nevica quasi quasi più tempo sto in giro e meglio é per me...

Non vi dico come mi sono divertito ad andare al lavoro in questi giorni, ma forse il paio di scatti di cui sopra (brutti poiché fatti con l'oramai consueto cellulare scrauso), possono rendere in minima parte l'idea.


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