Per ciò fare serve un mozzo particolare che consente di mantenere la giusta tensione della catena tra pignone e guarnitura: ENO di White Industries.
- La guarnitura anteriore con i suoi piatti andrà sostituita con una guarnitura singola e quindi si procederà a sostituire anche la pedaliera.
- Se ne andranno via anche i freni e tutte leve di cambio con relativa cavetteria.
Ciò detto bisognerà pensare all'ergonomia generale del ciclo:
- Il manubrione "tutto avanti" tipico delle biciclette da corsa che porta il ciclista a stare "sdraiato" sul sellino non va più bene. Ci vorranno un attacco più corto e forse un raiser per consentire una postura maggiormente eretta.
L'idea di una fissa tutta in carbonio con geometrie da corsa tiratissime é allettante ma c'è da dire che il tutto si fa anche perché i componenti "superflui" (gruppo/cassetta/moltipliche/leve e cavetteria) verranno "trapiantati" dalla Fondriest sulla Colnago Master Olympic di cui si tratta in questo post .
Il risultato finale? Una bella sfida perché le conversioni di solito riescono molto bene ma qui stiamo parlando di una "full carbon" con forme e geometrie del tutto particolari. Non siamo ancora sicurissimi che una volta "nuda" la bici non diventi "strana". Non é detto che il cliente non finisca per vendere il telaio nudo e crudo; staremo a vedere!
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