venerdì 2 marzo 2012

...c'è crisi...

Oggi gli arcani si sono svegliati male ed hanno deciso di scagliare la propria furia insonne contro il primo malcapitato che fosse capitato loro a tiro:

Mentre come ogni giorno mi recavo a lavorare in bici la ruota posteriore mi si é intraversata finendo a sfregare contro il lato sinistro del carro.

Svariati tentativi di risoluzione autarchica del problema hanno ottenuto solo mani molto sporche, pantaloni macchiati e un numero imprecisato di improperi più o meno irripetibili.

Esaurito il ciclo delle salmodie lo scrivente si é rimesso in cammino con ciclo al fianco destinazione il primo ciclista aperto. Non potevo pensare di andare in ufficio con la bici in quello stato, se non avessi rimediato subito mi sarei comunque ritrovato nella medesima condizione una volta uscito dal lavoro e, verosimilmente, con ancora meno probabilità di riuscire ad ottenere aiuto.

Ne ho girati tre, abbastanza distanti tra loro ma per fortuna tutti più o meno sulla traiettoria del mio ufficio.

Il primo un tizio apparentemente lucido e orientato sulla quarantina, mentre gli spiegavo il problema spostava gli occhi da me alla bici come se entrambi fossimo due extraterrestri. Alla fine mi ha liquidato con un "...io ste cose qui non le faccio..." indicando con evidente disgusto la mia povera bici da pista con pignone singolo.  O tempora...

Il secondo, coetaneo del primo e verosimilmente anch'egli cosciente del fatto di trovarsi all'interno di un negozio sopra l'ingresso del quale campeggiava la scritta "CICLI RIPARAZIONE VENDITA", quando gli ho spiegato il problema, mostrato la bici, offerto la soluzione, mi ha chiesto cosa fosse un tendicatena.
Ok.

Il terzo più giovane dei due precedenti e, Deo gratias, edotto circa il fatto che al mondo non esistono solo bici da corsa e da passeggio,  ha provato subito a vendermi una copia di Miche Pistard a oltre 300 euro e poi, mi ha letteralmente tirato dietro un vecchio tendicatena di quelli che si mettevano sulle biciclette con freni a bacchetta ed ha ripreso il suo lavoro come se fossi improvvisamente diventato invisibile.
Immagino cosa mi avrebbe risposto se avessi osato anche chiederli di imprestarmi gli attrezzi...

Alla fine ho rimediato da solo, sono arrivato in ufficio con un ritardo tutto sommato decoroso e sono perfino riuscito a tornare a casa sano e salvo.  Ma se non fossi stato in grado di svolgere quelle minime riparazioni da me? Probabilmente avrei finito per lasciare la bici da uno dei predetti "ciclisti" con il risultato di buttare via una ruota perfettamente riparabile per comprarne due nuove ad un prezzo da "affarone" (per il venditore).

Ora io capisco che c'é la crisi ma dubito che provare a piazzarlo dove non batte il sole a qualsiasi poveraccio ti capiti tra le mani sia la soluzione migliore...  in questo modo l'unica cosa che ottieni e di far scappare la gente a gambe levate. Boh! Sicuramente sono io e datemi pure del qualunquista ma se magari fossimo un tantinello più onesti tutti quanti? Un tantinello più solidali nei confronti del prossimo? Un tantinello più orientati alle soluzioni invece che alla ricerca di nuovi problemi?

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