venerdì 16 settembre 2011
Interbike 2011
Si conclude oggi un'altro dei grandi ed oramai irrinunciabili appuntamenti che ogni anno creano un ponte tra gli addetti ai lavori e milioni di appassionati in tutto il mondo.
Al di là della grandiosità (per noi europei davvero esagerata... ma quanto spazio hanno qui!!?) degli scenari,
quello che salta subito all'occhio é la varietà delle proposte fatte dai costruttori.
A differenza di quello che abbiamo potuto vedere quest'anno all'Eurobike qui non ci sono solo bdc, mtb e un po' di variazioni sul tema ma -letteralmente- una miriade di fogge, stili, idee, colori che spaziano dalla "customizzazione" più estrema (al limite del pacchiano!) alla linea più classica e canonica.
Qui biciclette a scatto fisso a non finire che ci dimostrano come in realtà almeno in certe parti del mondo il mercato sia ancora ricettivo e per nulla saturo di fronte a certe proposte.
Quel che ancora una volta stupisce chi scrive é l'assoluta assenza di espositori provenienti dal Giappone. Eppure i vari Nagasawa, Kalavinka, Samson, Panasonic si devono essere accorti del fatto che i loro telai "tirano" da pazzi in occidente... Gli esperti di "cose commerciali" spiegano che lor signori da ottimi affaristi quali sono hanno capito che la miglior pubblicità é il passaparola. Altri più prosaici ritengono che un telaio da keirin usato lo si paga 1.200 euro in cambio del "valore aggiunto" dato dall'illusione di portarsi a casa un "ferro" che ha gloriosamente combattuto nell'arena vincendo chissà quali e quante battaglie; e che se Nagasawa cominciasse a vendere le sue biciclette nuove come un "Colnago qualsiasi" beh... la differenza salterebbe immediatamente all'occhio e non sarebbe a favore della bicicletta del Sol Levante...
Gli italiani? Tutti chiusi in un recinto speciale per la curiosità degli avventori americani:
Quest'anno tutti i marchi italiani sono accorpati in una sola area e raggruppati sotto la dicitura generale "Interbike Italian Pavillion".
Sono ovviamente presenti i grandi nomi e Cinelli approfitta dell'occasione per presentare al grande pubblico il Mash Bolt frameset 2012. Gran bel mezzo considerando che si tratta di un pezzo fatto e finito a Taiwan e colorato da un DJ. Chissà cosa verrà di listino...
Abbiamo anche l'oramai consueta Laser 2012. Bellissima! Mi chiedo se Pesenti é andato a Taiwan anche lui a saldare questi telai ;).
E dulcis in fundo brevissima carrellata su alcune delle cose nelle quali si é inciampati trovandosi a girare per i padiglioni di questa giganterrima fiera che per numeri, spazi, e affluenza di pubblico ricorda molto da vicino l'Eicma di Milano...
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